15° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà
Continua lo stesso argomento: La sua vita nel tempio.
Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio/Ottobre
Regina Immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti in questo mese a te consacrato la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma santa, tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino, e stretta alla tua mano materna guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, e come a Mamma mia ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa "Volontà di Dio". Ave Maria...
Fioretto del Mese
La mattina, (a) mezzogiorno e (a) sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma celeste e dirle: "Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno.
Audio del 15° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà
L'anima alla Regina del cielo
Mamma Regina, eccomi (come) la tua figlia al tuo fianco, per seguire i tuoi passi nell'entrare nel tempio; ed oh, come vorrei che la Mamma mia prendesse la piccola anima mia e la chiudesse nel vivo tempio della Volontà di Dio, che m'isolasse da tutti, all'infuori del mio Gesù e della sua dolce compagnia.
Lezione della Regina del cielo
Figlia mia carissima, come è dolce il tuo sussurro al mio udito, il sentirti dire che vuoi essere chiusa da me nel vivo tempio della Divina Volontà e (che) non vuoi altra compagnia se non quella del tuo Gesù e (la) mia. Ah, figlia cara, tu mi fai sorgere nel mio materno cuore le gioie di vera madre; e se ciò mi farai fare, io son certa che la figlia mia sarà felice, le mie gioie saranno le sue, ed avere una figlia felice è la più grande felicità e gloria d'un cuore materno.
Ora ascoltami, figlia mia; io giunsi nel Tempio solo per vivere di Volontà Divina. I miei santi genitori mi consegnarono ai superiori del tempio, consacrandomi al Signore; e mentre ciò fecero, io ero vestita a festa, (si) cantarono inni e profezie che riguardavano il futuro Messia, (ed) oh, come gioiva il mio cuore! Dopo diedi con coraggio l'addio ai miei cari e santi genitori, baciai la loro destra, li ringraziai della cura che ebbero della mia infanzia, e che con tanto amore e sacrifizio mi avevano consacrata al Signore. La mia presenza pacifica, senza piangere e coraggiosa, infuse (in loro) tale coraggio, che ebbero la forza di lasciarmi e partirsi da me. La Volontà Divina imperava su di me e stendeva il suo Regno in tutti questi atti miei. O potenza del Fiat, tu sola potevi darmi l'eroismo, che sebbene così piccina ebbi la forza di distaccarmi da (coloro che) tanto mi amavano, e che io vedevo che si sentivano spezzare il cuore nel separarsi da me.
Ora, figlia mia, ascoltami: io mi chiusi nel tempio, e lo volle il Signore, per farmi stendere i miei atti, che dovevo fare in esso, (nel) Regno della Divina Volontà, per farmi preparare il terreno coi miei atti umani, ed il cielo che doveva formarsi sopra questo terreno della Divina Volontà (per) tutte le anime consacrate al Signore. Io ero attentissima a tutti i doveri che si usavano di fare in quel luogo santo; io ero pacifica con tutti, né diedi mai amarezze e disturbo a nessuno; mi sottoponevo ai servizi più umili; non trovavo difficoltà a nulla, né a scopare né a fare (i) piatti; qualunque sacrifizio era per me un onore, un trionfo. Ma vuoi sapere il perché? Io non guardavo nulla; tutto per me era Volontà di Dio. Sicché il mio campanello che mi chiamava era il Fiat; io sentivo il suono misterioso del Voler Divino che mi chiamava nel suono del campanello, ed il mio cuore gioiva e correva per andare dove il Fiat mi chiamava. La mia regola era la Divina Volontà (e) i miei superiori li vedevo come comandanti d'un Volere sì santo; quindi, per me, il campanello, la regola, i superiori, le mie azioni, anche le più umili, erano gioie e feste che mi imbandiva il Fiat Divino, (il quale), stendendosi anche fuori di me, mi chiamava a stendere la sua Volontà per formare il suo Regno nei più piccoli degli atti miei. Ed io facevo come il mare, che nasconde tutto ciò che possiede e non fa vedere altre che acqua; così facevo io, nascondevo tutto nel mare immenso del Fiat Divino, e non vedevo altro che mari di Volontà Divina, e perciò tutte le cose mi portavano gioie e feste. Ah, figlia mia, nei miei atti correvi tu e tutte le anime. Io non sapevo far nulla senza della figlia mia; era proprio per i figli miei che (io) preparavo il Regno della Divina Volontà.
Ah, se tutte le anime consacrate al Signore nei luoghi santi facessero scomparire tutto nella Divina Volontà, come sarebbero felice e convertirebbero le comunità in tante famiglie celesti, e popolerebbero la terra di tante anime sante! Ma, ahimè, debbo dir (loro) con dolore di madre: quante amarezze, disturbi, discordie, non ci sono? Mentre la santità non sta nell'ufficio che (a loro) tocca, ma nel compiere la Volontà Divina, in qualunque ufficio (che venga) loro assegnato, (Essa) che è la paciera delle anime, (la) forza e (il) sostegno nei sacrifizi più duri.
L'anima
O Mamma santa, come son belle le tue lezioni! Come mi scendono dolci nel mio cuore! Deh, ti prego che stenda in me il mare del Fiat Divino e me lo (metta) dintorno, affinché la figlia tua non veda e non conosca più nulla che Volontà Divina, in modo che valicando sempre in essa possa conoscere i suoi segreti, le sue gioie, la sua felicità.
Fioretto
Oggi, per onorarmi, mi farai dodici atti d'amore, per onorare i dodici anni che vissi nel tempio, pregandomi che ti ammetta (al)l'unione degli atti miei.
Giaculatoria
Regina Mamma, chiudimi nel sacro tempio della Volontà di Dio.