9° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà

viene costituita da Dio celeste Paciera (e) vincolo di pace tra il Creatore e la creatura.

Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio/Ottobre

Regina Immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti in questo mese a te consacrato la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma santa, tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino, e stretta alla tua mano materna guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, e come a Mamma mia ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa "Volontà di Dio". Ave Maria...

Fioretto del Mese

La mattina, (a) mezzogiorno e (a) sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma celeste e dirle: "Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno.

Audio del 9° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà

L'anima alla sua celeste Regina

Sovrana Signora e Mamma mia, carissima: veggo che mi chiami, perché senti la foga dell'amore che brucia nel tuo cuore, (per)ché vuoi narrarmi ciò che facesti nel Regno della Divina Volontà per la figlia tua. Come è bello vedere rivolgere i tuoi passi verso il tuo Creatore; e come (le divine Persone) sentono il calpestio dei tuoi piedi, ti guardano e si sentono ferire dalla purezza dei tuoi sguardi, e ti aspettano per essere spettatori del tuo innocente sorriso, per sorriderti e trastullarsi con te. Deh, Mamma santa, nelle tue gioie, nei tuoi casti sorrisi col tuo Creatore, non ti dimenticare della tua figlia che vive nell'esilio, che tanto ha bisogno, e che spesso la mia volontà, facendo capolino, vorrebbe travolgermi, per strapparmi dal Regno della Divina Volontà.

Lezione della Regina del cielo

Figlia del mio materno cuore, non temere, non ti dimenticherò giammai; anzi, se tu farai sempre la Divina Volontà e vivrai nel suo Regno, saremo inseparabili, (e) ti porterò sempre stretta nella mia mano, per guidarti e farti da guida, (e) per impararti a vivere nel Fiat supremo. Perciò, bandisci il timore; in Esso tutto è pace e sicurezza.

La volontà umana è la turbatrice delle anime, e mette in pericolo le opere più belle, le cose più sante. Tutto è pericolante in essa: in pericolo la santità, le virtù e la stessa salvezza dell'anima, e la caratteristica di chi vive di volere umano è la volubilità. Chi mai può fidarsi di chi si fa dominare dalla volontà umana? Nessuno, né Dio, né gli uomini. Somiglia a quelle canne vuote che si girano ad ogni soffio di vento. Perciò, figlia mia carissima, se qualche soffio di vento ti vuole rendere incostante, tuffati nel mare della Divina Volontà e vieni a nasconderti nel grembo della Mamma tua, affinché ti difenda dal vento dell'umano volere, e stringendoti fra le mie braccia ti renda ferma e sicura nel cammino del suo Regno divino.

Ora, figlia mia, seguimi innanzi alla Maestà suprema ed ascoltami. Io coi miei rapidi voli giungevo nelle loro braccia divine, e come giungevo sentivo il loro amore rigurgitante che, come onde impetuose, mi coprivano dell'amore loro (delle divine Persone). Oh, come è bello essere amato da Dio! In questo amore si sente felicità, santità, gioie infinite, e (la creatura) si sente talmente abbellita, che Dio stesso si sente rapito dalla bellezza speciosa che infonde nella creatura nell'amarla.

Io volevo imitarli, e sebbene piccina, non volevo restar dietro al loro amore; quindi, dalle onde d'amore che mi avevano dato, formavo le mie onde, per coprire il mio Creatore col mio amore. nel far ciò io sorridevo, perché sapevo che il mio amore mai poteva coprire l'immensità dell'amore loro. Ma con tutto ciò io facevo la prova, e sul mio labbro spuntava il mio sorriso innocente. L'Ente supremo sorrideva al mio sorriso, e festeggiava e si trastullava con la mia piccolezza.

Ora, nel più bello dei nostri stratagemmi amorosi, io ricordavo lo stato doloroso della mia famiglia umana sulla terra, (e che) io pure ero della loro stirpe; ed (oh), come mi doleva, e pregavo che scendesse il Verbo eterno a porvi rimedio; e lo dicevo con tale tenerezza che giungevo a cambiare il sorriso e la festa in pianto. L'Altissimo si commoveva tanto alle mie lacrime, molto più che erano lacrime d'una piccina, (che) stringendomi al Seno divino mi asciugavano le lacrime e mi dicevano:

"Figlia, non piangere; fatti coraggio; nelle tue mani abbiamo messa la sorte del genere umano, ti abbiamo dato il mandato, ed ora, per più consolarti, ti facciamo paciera tra noi e la umana famiglia; quindi, a te è dato di rappacificarci. La potenza del nostro Volere, che regna in te, s'impone su di noi a dare il bacio di pace alla povera umanità, decaduta e pericolante."

Chi può dirti, figlia mia, ciò che provava il mio cuore a questa condiscendenza divina? Era tanto il mio amore che mi sentivo venir meno, e delirando spasimavo, cercando altro amore per ristoro del mio amore.

Ora una parola a te, figlia mia. Se tu mi ascolterai col mettere da banda il tuo volere, dando il posto regio al Fiat divino, anche tu sarai amata con amore specioso dal tuo Creatore, sarai il suo sorriso, lo metterai in festa, e sarai vincolo di pace tra il mondo e Dio.

L'anima

Mamma bella, aiuta la figlia tua; mettimi tu stessa nel mare della Divina Volontà, coprimi con le onde dell'eterno amore, affinché non vegga né senta che Volontà Divina ed amore.

Fioretto

Oggi, per onorarmi mi chiederai tutti gli atti miei e li chiuderai nel tuo cuore, affinché senta la forza della Divina Volontà che regnava in me, e poi li offrirai all'Altissimo, per ringraziarlo di tutti gli uffici che mi affidò per salvare le creature.

Giaculatoria

Regina di pace, fammi dare il bacio di pace dalla Divina Volontà.

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