29° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà
L'ora del trionfo. Apparizioni di Gesù. I fuggitivi si stringono intorno alla Vergine come arca di salvezza e di perdono. Gesù parte per il cielo.
Preghiera alla Celeste Regina, per ogni giorno del mese di Maggio/Ottobre
Regina Immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi, come tua cara figlia, nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti in questo mese a te consacrato la grazia più grande: che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma santa, tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi come figlia tua a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, sovrana Regina, a te mi affido, acciocché guidi i miei passi nel Regno del Voler Divino, e stretta alla tua mano materna guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, e come a Mamma mia ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restar sicura di non uscire dal Regno suo. Perciò ti prego che mi illumini per farmi comprendere che significa "Volontà di Dio". Ave Maria...
Fioretto del Mese
La mattina, (a) mezzogiorno e (a) sera, cioè tre volte al giorno, andare sulle ginocchia della nostra Mamma celeste e dirle: "Mamma mia, ti amo, e tu amami e dammi un sorso di Volontà di Dio all'anima mia; dammi la tua benedizione, affinché possa fare tutte le mie azioni sotto il tuo sguardo materno.
Audio del 29° Giorno La Regina del cielo nel Regno della Divina Volontà
L'anima alla sua Madre Regina
Madre ammirabile, eccomi di nuovo a te sulle tue ginocchia materne, per unirmi con te nella festa e trionfo della Risurrezione del nostro caro Gesù. Come è bello oggi il tuo aspetto, tutta amabile, tutta dolcezza, tutta gioia; mi sembra di vederti risorta insieme con Gesù. Deh, o Mamma santa, in tanta gioia e trionfo non ti dimenticare della figlia tua. Anzi chiudi nell'anima mia il germe della Risurrezione di Gesù, affinché in virtù di essa risorga pienamente nella Divina Volontà e viva sempre unita con te e col mio dolce Gesù.
Lezione della Regina del Cielo
Figlia benedetta del mio materno cuore, grande fu la mia gioia ed il mio trionfo nella Risurrezione del Figlio mio; io mi sentii rinata e risorta in lui. Tutti i miei dolori si cambiarono in gioie ed in mari di grazie, di luce, d'amore, di perdono per le creature, e stendevano la mia maternità sopra di tutti i figli miei, (a me) dati da Gesù, col suggello dei miei dolori
Ora ascoltami, figlia cara. Tu devi sapere che dopo la morte del mio Figlio mi ritirai nel cenacolo insieme con l'amato Giovanni e Maddalena. Ma il mio cuore restava trafitto che il solo Giovanni mi era vicino, e nel mio dolore dicevo: "E gli altri apostoli, dove sono?"
Ma come questi sentirono che Gesù era morto, toccati da grazie speciali, tutti, commossi e piangendo, i fuggitivi ad uno ad uno si ritirarono intorno a me, facendomi corona, e con lacrime e sospiri mi chiedevano perdono, ché così vilmente avevano abbandonato il loro Maestro e fuggito. Io li accolsi maternamente nell'arca di rifugio e di salvezza del mio cuore ed assicurai a tutti il perdono del Figlio mio, l'incoraggai a non temere, li dissi che la sorte loro stava nelle mie mani, perché tutti mi li aveva dati per figli, ed io come tali li riconoscevo.
Figlia benedetta, tu sai che io fui presente alla Risurrezione del Figlio mio. Ma non feci motto a nessuno, aspettando che Gesù stesso si fosse manifestato, che era risorto glorioso e trionfante. La prima che lo vide risorto fu la fortunata Maddalena, poi le pie donne; e tutti venivano a me dicendomi che avevano visto Gesù risorto, che il sepolcro era vuoto; ed io ascoltavo tutti ed in aria di trionfo confermavo tutti nella fede della Risurrezione. Fino a sera quasi tutti gli apostoli lo videro, e tutti si sentivano come trionfanti d'essere stati apostoli di Gesù. Che cambiamento di scena, figlia cara: simbolo di chi prima si ha fatto dominare dalla volontà umana, che e' rappresentato dagli apostoli che fuggono, che abbandonano il loro Maestro, (ed è tanto il timore e la paura, che si nascondono, e Pietro giunge fino a negarlo). Oh, se fossero (stati) dominati dalla Divina Volontà, mai sarebbero fuggiti dal loro Maestro, ma coraggiosi e come trionfatori non si sarebbero mai staccati dal suo fianco, e si (sarebbero) sentiti onorati di mettere la vita per difenderlo.
Ora, figlia cara, il mio amato Figlio Gesù si trattenne risuscitato sulla terra quaranta giorni. Spesso spesso compariva agli apostoli e discepoli per confermarli nella fede e certezza della sua Risurrezione, e quando non stava con gli apostoli, se ne stava insieme con la Mamma sua nel cenacolo, circondato dalle anime uscite dal Limbo. Ma come spuntò il termine dei quaranta giorni, l'amato Gesù ammaestrò gli apostoli, e lasciando la sua Mamma come guida e Maestra, ci promise la discesa dello Spirito Santo; e benedicendoci tutti si partì, prendendo il volo per la volta dei cieli, insieme con quella gran turba di gente uscita dal Limbo. Tutti quelli che stavano, ed erano in gran numero, lo videro salire, ma quando arrivò su in alto, una nube di luce lo tolse dalla loro vista.
Ora, figlia mia, la tua Mamma lo seguì nel cielo ed assistette alla gran festa dell'Ascensione. Molto più che per me non era estranea la Patria celeste, e poi senza di me non sarebbe stata completa la festa del Figlio mio asceso al cielo.
Ora una parolina a te, figlia carissima. Tutto ciò che hai ascoltato ed ammirato, non è stato altro che il potere del Volere divino operante in me e nel Figlio mio. Perciò amo tanto di chiudere in te la vita della Divina Volontà e vita operante, perché tutti la tengono, ma la maggior parte la tengono soffocata e per farsi servire; e mentre potrebbe operare prodigi di santità, di grazia, ed opere degne della sua potenza, è costretta dalle creature a starsi con le mani piegate senza poter svolgere il suo potere. Perciò sii attenta, e fa che il cielo della Divina Volontà si stenda in te ed operi col suo potere ciò che vuole e come vuole.
L'anima
Mamma santissima, le tue belle lezioni mi rapiscono, ed oh, come vorrei, e sospiro, la vita operante della Divina Volontà nell'anima mia! Voglio essere anch'io l'inseparabile dal mio Gesù e da te, Mamma mia. Ma per essere certa di ciò, tu devi prendere l'impegno di tenere la mia volontà chiusa nel tuo materno cuore, ed ad onta che veda che mi costasse molto, non me la devi dare giammai. Solo così potrò essere sicura; altrimenti saranno sempre parole, ma i fatti non li farò mai. Quindi, la tua figlia a te si raccomanda e da te tutto spera.
Fioretto
Oggi, per onorarmi, farai tre genuflessioni nell'atto in cui il mio Figlio ascese al cielo, e lo pregherai che ti faccia ascendere nella Divina Volontà.
Giaculatoria
Mamma mia, col tuo potere trionfa nell'anima mia, e fammi rimanere nella Volontà di Dio.